2001
-6 febrar 2001 un articolo a 6 colone parla del 3° Canpionato Dialetàl
-17 lujo 2001 le lètare dei Emigranti le fa piànsar Verona, sul quotidian L'Arena.
-2 setembre 2001 un articolo a tuta pagina sul setimanàl "Verona Fedele" parla del nostro sito con un intervista al "Diretòr".
-13/14 otobre 2001 un articolo sul quotidiàn L'Arena parla de la Bicicletada par le vie de Verona reçitando le poesie de Berto Barbarani organisada dal nostro sito in colaborassión con le associassioni culturàl-dialetali.
Quotidiano L'Arena 06/02/2001
Il sito Internet di Andrea Toffaletti lancia il terzo torneo della "specialità".
Primo premio, una cena da Giorgio Gioco.
Le precedenti edizioni hanno avuto un grande successo.
Sul Web i campioni del dialetto
Ancora una volta la squadra da battere è Viva la pearà.
Ma si fa strada minacciosamente il team di Babo Novo.
Iscrizioni aperte per la sfida sulle parole veronesi ormai in disuso.
Sapete che cosa vuol dire "curacio", o "grapèle", o "zerciar", o "barbaoco"? Siete imbattibili in dialetto veronese? Non perdete tempo: c'è un campionato che fa per voi. Le iscrizioni saranno aperte fino al prossimo 10 marzo. Dove? In pieno 2001, ovviamente su Internet. Ricordate il sito interamente in dialetto www.larenadomila.it, che Andrea Toffaletti, un giovane 27enne veronese ha aperto ormai un anno fa e di cui abbiamo già parlato? Ebbene, in questo sito sono aperte le iscrizioni per il terzo campionato dialettale veronese, che articolooffre il più gustoso dei trofei: alle prime due squadre classificate verrà offerta una cena al ristorante 12 Apostoli, con l'anfitrione ideale per i veronesi che amano la lingua di Barbarani, Giorgio Gioco. Ci racconta l'inventore dell'iniziativa, Andrea Toffaletti: "Le due edizioni precedenti di questo campionato hanno avuto un notevole successo e così con Giorgio Gioco abbiamo pensato di riproporlo, cercando di allargare la cerchia dei possibili concorrenti". Per le iscrizioni, questa la prassi da seguire: occorre iscriversi dando un nome alla propria squadra che deve essere rigorosamente in dialetto. Il numero dei componenti per squadra al massimo è di quattro persone, anche se gli organizzatori ritengono che il numero migliore sia tre. Inoltre occorre aggiungere il nome del capitano e dei componenti, il luogo di provenienza e l'indirizzo e-mail per le comunicazioni. Lo svolgimento è presto raccontato e nel sito si può trovare rigorosamente in dialetto: "El diretor el farà dele domande che'l spedirà ale squadre su Verona e parole dialettali in via de estinsion". Ogni squadra dovrà poi spedire le risposte_antoffal@tin.it. "Ogni domanda la gà un punteggio diverso a seconda dela difficoltà", precisa Toffaletti che, inoltre, aggiunge che il campionato ha due turni preliminari a cui seguiranno i play off, a cui accederanno le migliori cinque squadre iscritte (se le squadre saranno dieci in totale). Se le formazioni partecipanti saranno quindici, in sette accederanno ai play off. Se questo campionato avrà venti squadre in gara, ai play off andranno in dieci. Il primo turno andrà dal 10 al 31 marzo, il secondo turno dal 20 al 30 aprile ed i play off dal 10 al 20 maggio. La squadra che risponde oltre al termine stabilito verrà eliminata. "A parità de puntegio se arda ci la sbajado de manco e ci la risposto par primo", si legge sul sito, nel regolamento del campionato. Seguono poi alcune regole decisamente dure che traduciamo in italiano: durante la competizione non si può cambiare i componenti della squadra ed è proibito reclamare. Le squadre devono accettare il regolamento ed il giudizio finale della direzione. Infine, come alle olimpiadi, assicura Toffaletti, "l'importante l'è partecipar e divertirse. Quel che deve vinsar ala fine l'è el dialeto". Oltre alla cena da Giorgio Gioco, alle squadre entrate nei play off verranno consegnati dei diplomi, più titoli speciali come "asso de cope", "secia", "simpatia". In giugno la consegna dei diplomi. Il campionato, comunque, ha già una squadra da battere: infatti i due primi campionati sono stati vinti da "Viva la pearà". Al secondo posto, è emersa una squadra "Babo novo" che ha vinto anche l'ambitissimo "asso de cope": ha perso il campionato per una sola risposta sbagliata. Al terzo posto "Pearà Kraut" che si conferma finora l'unica squadra in grado di contrastare lo strapotere di "Viva la pearà". A questo gruppo, infatti, è andato anche l'ultimo premio "secia". Il premio simpatia per il nome più bello è andato alla squadra "la bogonela". Prima di iscriversi, qualcuno vorrebbe sapere di che tenore sono le domande. Ebbene, quelle che vi abbiamo indicato all'inizio dell'articolo sono le più difficili. Ci sono poi anche quesiti su Verona: da dove deriva il termine Braida? I mulini sull'Adige oltre ai cereali che cosa macinavano? Come si chiamava porta Borsari al tempo dei romani? In che anno era nato Barbarani? Siete in grado di rispondere? Una bella mangiata da Giorgio Gioco nel tempio della cucina veronese vale più della medaglia d'oro alle Olimpiadi. O no? Emma Cerpelloni
Quotidiano L'Arena 17/07/2001
Dalla Germania e dagli Stati Uniti via Internet giungono messaggi e riflessioni
Il Dialetto viaggia in rete
Veronesi all'estero chattano con un sito locale.
Il dialetto veronese viaggia in rete. E sono sempre di più i veronesi residenti all'estero che scoprono come dialogare nel gergo delle origini, quello che porta loro, via internet, qualche momento di casa. Nei giorni scorsi all'indirizzo di posta elettronica del sito www.larenadomila. it hanno scritto due veronesi, uno residente in Germania e un altro nel più lontano Oregon, negli Stati Uniti. Quest'ultimo, che si firma Diaz, n'altro sio d'Ameríca come tanti, descrive il suo stato d'animo, emozioni, riflessioni e aspettatiVe, in merito all'imminente arrivo di un nipote da Verona, Alessandro, detto Ale, un ragazzo di 18 anni figlio di un suo fratello, parlando, anzi, chattando, in dialetto stretto con "coloriture" tutte veronesi e un poco "sopra le righe". "Cossa andarò a dighe a sto butelo de disdoto ani ,che l'apena finio la scola. Come ghe la sventolo sta benedeta articolobandiera de l'emigrante?" si chiede Diaz, diviso tra l'ammirazione per il Paese che gli ha dato delle possibilità di lavoro e la nostalgia per la propria terra. Una lunga lettera, spiritosa e triste, emblematica dello stato d'animo di tanti emigranti che hanno trovato una sistemazione all'estero ma che non hanno mai dimenticato il posto dove sono nati. Immaginando un dialogo ideale con il nipote che sta per arrivare, Diaz vorrebbe incitarlo a tentare a sua volta di sistemarsi lì, in America "che l'America l'è granda, che qua te pol far chel dialo che te ol ... ", per poi ripensarci e fargli capire quanto fa male la nostalgia, quella "che te provi quan' te parli al telefono con to mama e to papà... che te manca la to fameia, i to parenti, i to amisi, la to tera, anche se i sta masacrando la to vecia campagna che non te la riconossi più. Dighe quel che te senti rento. Dighe che dopo ani ancora no te si bon de trovar dei amisi veri, anca se te ghe avuo lafortuna de aver trovà n'a dona come quele de na olta". Così Diaz si lascia andare: "Cossa vuto far? Far n'altro emigrante? Dighe quel che te provà la prima olta che te si tornà in Italia dopo ani deassensa. Volar su la pianura padana l'era come volar sul costume de Arlechin... no ghe un toco de tera drito. Tuti tocheti deforme strane che i . se incastra de chi e de là. Dighe che te vegn ù le lagreme ai oci e che te eri solo un buteloto". Ma alla fine Diaz si scuote dai propri dubbi e conclude:" Vedaremo. No so come far. Ma intanto ghe darò un bel strucon, sercando de trovar me fradel più vecio, me mama e me papà... nei so oci. Ale l'è un bravo butel, son felise che el vegna a star con noialtri par en poco>>. Di tono totalmente diverso, invece, la lettera di FLK, veronese emigrato in Germania che si dice entusiasta della scoperta del sito in dialetto veronese. Lui (o forse lei) ammette di non saper scrivere in dialetto, ripromettendosi di farlo però in futuro. Anche nella sua lettera ci sono osservazioni interessanti sulla condizione di chi se n'è andato dall'Italia a Cercare fortuna: "Spesso gli italiani emigrati si ritrovano soli ad affrontare gravi difficoltà, dimenticati dalle autorità italiane che dovrebbero tutelarli... Vi assicuro che la vita in emigrazione non è facile, è spesso molto dura ed abbiamo quindi bisogno di aiuto per non sentirei soli ed abbandonati. Il sito in dialetto con le ultime notizie di casa ci allarga il cuore ed è un grandissimo aiuto". Nel sito si trovano notizie e immagini di Verona, poesie, personaggi, indicazioni su spettacoli e avvenimenti a Verona e diverse curiosità, oltre alle nius, le ultime sulla città e dintorni, e ai reportage sui veronesi nel mondo. Per chi è lontano da anni da Verona, questo è un angolo di ricordi e di contatti, un posto dove, sia pure virtualmente, per un po' sente di essere nuovamente a casa.
Verona Fedele 02/09/2001
Un sito per i veronesi di tutto il mondo. Un angolo di Internet dove si respirano la storia, le tradizioni, le curiosità della nostra città. Il tutto rigorosamente in dialetto.
www…e la rete parla veronese
Chi pensa che la parola internet sia solo una fredda terminologia moderna si sbaglia, a volte il cuore del pensando computer può battere, in fin dei conti è l'uomo che determina tutto ciò che è in rete. A noi saltano agli occhi le più brutte situazioni che si possono incontrare "navigando", e ve ne sono tante; a volte però il timoniere di questa ipotetica imbarcazione può approdare in un porticciolo bello e rassicurante, pieno di sentimento, di storia, di tradizione e ciò che lo caratterizza maggiormente colmo di dialetto veronese. Questo porticciolo si chiama: www.larenadomila.it. E' un sito per i veronesi di Verona, ma soprattutto di tutte le parti del mondo, dove il nostro poetico dialetto diventa la sola ed unica lingua ammessa. Visitare questo sito vuol dire immergersi completamente nella nostra bella articoloVerona con mille sorprese tutte descritte rigorosamente in dialetto a noi molto caro, dialetto con il quale il grande poeta Berto Barbarani è riuscito cosi bene a dipingere la realtà delle nostre genti nella prima metà del novecento. Quello che però è più strano e al tempo stesso incredibilmente positivo è che alla guida di questo singolare sito ci sia un ragazzo di soli 24 anni, Andrea Toffaletti, "el diretor" come lui stesso ama definirsi. Un ragazzo che invece di seguire i suoi coetanei fra una discoteca e l'altra, dedica tutto il suo tempo libero alla valorizzazione e diffusione di tutto ciò che è dialetto veronese, tradizioni e curiosità, usando un sistema moderno e all'avanguardia quale è internet. E' un balcone fiorito, di fiori che profumano di veronesità, che si affaccia sul mondo intero. Basta una semplice connessione o meglio una strucada al boton giusto ed ecco che in una casa del Brasile, in una famiglia canadese, o forse del Sud Africa o forse giapponese, il monitor si colora di giallo e blu e comincia a parlare el dialeto. Pensate agli emigrati che incontrano queste pagine, quale gioia possano provare, è un cordone ombelicale lungo migliaia di chilometri che li lega alla terra natia così lontana dagli occhi ma certamente non dal cuore. Sono tantissime le testimonianze che via e?mail arrivano al diretor Andrea dai più remoti posti del mondo, lettere che testimoniano quanto è necessario esportare emozioni, emozioni vere legate ai ricordi. Su questo sito si possono trovare le più belle poesie di Berto e di altri poeti veronesi, un corso di dialetto, le ultime notizie sul carnevale, immagini degli angoli più suggestivi della città, ricette della cucina tradizionale, racconti di vita veronese di ieri e di oggi condita con un pizzico di garbata ironia. Il giovane direttore è aiutato in questa sua "missione" da amici amanti della veronesità che offrono la loro preziosa collaborazione per migliorare e ampliare il singolare sito. Sarebbe bello che l'amministrazione comunale si accorgesse di questa interessante realtà, premiando la dedizione e la passione di questo sparuto manipolo tenuto insieme da Andrea Toffaletti dando al sito il "Patrocinio". Sarebbe un gesto simbolico ma pieno di significato per rinnovare l'entusiasmo, elemento indispensabile per continuare questa straordinaria "sfida". Antonio Gioco
Parla "el diretor", Andrea Toffaletti "Nelle e-mail degli emigranti tutta la nostalgia dì Verona"
- Toffaletti quando hai iniziato questa attività e soprattutto come e perché ti è venuta questa idea?
"Nel 1998 decisi di imparare l'uso di internet. Dopo qualche esperimento sono riuscito, da autodidatta, costruire la mia prima pagina web nel settembre '98. Ho sempre avuto l'hobby della fotografia, e cosi, pensai di inserire nel sito alcune immagini di Verona. Se si naviga su internet, infatti, non si trova molto materiale sulla nostra città. A quel punto, però, il sito era ancora troppo scarno e per renderlo diverso dagli altri bisognava creare qualcosa di alternativo. Mi è venuta cosi l'idea di proporre notizie sul recupero delle zone degradate di Verona e alcune curiosità in merito. Da li è nata successivamente l'idea di salvare un altro patrimonio storico-culturale della mia città: il dialetto! Con l'inserimento di poesie di Berto Barbarani, proverbi e modi di dire, il sito fu finalmente pronto nell'aprile del '99".
- Che tipo di difficoltà incontri nella gestione del sito?
"L'aspetto sicuramente più difficile è quello di reperire il materiale. Andando al lavoro ogni giorno, recuperare libri e fotografie per me diventa quasi impossibile; fortunatamente parenti e soprattutto amici conosciutí via web si fanno in quattro per aiutarmi. Con la mia paga da apprendista grafico mi accollo le spese per l'acquisto di libri e materiale vario e dunque i finanziamenti sonodi carattere esclusivamente personale. Sono alla ricerca di sponsor per andare incontro alle spese e per aumentare la "voluminosità" del sito e la sua divulgazione, perché sta diventando sempre più problematico portare avanti l'iniziativa e non so per quanto potrò continuare".
- Quante persone partecipano con lei nella gestione del sito? "A parte i cinque o sei fedelissimi collaboratori, che contribuiscono scrivendo qualche articolo, gli altri aiutano solo quando ne hanno effettivamente il tempo materiale. Mi fanno pervenire proverbi, modi di dire e pensieri di vario tipo. Con i miei nuovi collaboratori forse riuscirò, a fine anno, ad aprire nuove sedi in Oregon e Maryland, negli Stati Uniti. Comunque il sito è gestito interamente dal sottoscritto: le decisioni più importanti spettano solo ed esclusivamente a me".
- La sua attività si sta dunque espandendo in tutto il mondo.....
"Si, sicuramente. La mia più grande soddisfazione è aver conosciuto Benè, un Brasiliano di origini venete. Con lui ho aperto la sede del mio giornale nel luglio dello scorso anno in Brasile, dove inserisco il materiale da lui spedito in lingua Taliana (il veneto-portoghese). Questo "sbarco" in Brasile vuole essere, fra le altre cose, anche un omaggio ai miei bisnonni, che vi emigrarono alla fine dell'Ottocento. L'anno prossimo riusciremo a far incontrare qui a Verona il coro "Mazzolin de Fiori" di Porto Allegre e il "Coro Scaligero dell'Alpe" di Verona per suggellarne il gemellaggio. In generale, comunque, su internet sono sempre alla ricerca di comunità veronesi sparse nel mondo e attualmente sono gemellato con siti canadesi e brasiliani".
- Che tipo di suggerimenti, critiche o apprezzamenti riceve dagli emigrati veronesi all'estero? << "Le e-mail arrivano soprattutto da Brasile, Canada, Germania e Stati Uniti. A parte qualche critica costruttiva, la maggior parte delle lettere è davvero commovente. Gli oriundi che vivono lontano da Verona, infatti, si portano nel cuore un ricordo immenso delle proprie origini e me lo dimostrano in mille modi. Inoltre mi incoraggiano con frasi del tipo: ''Forsa diretor te si meio de un dotor! Tien duro! Forsa e coraio, va avanti così!". Queste frasi scritte in dialetto risultano per me essere i complimenti più graditi che mi possano essere rivolti.>> Ernesto Kieffer
Quotidiano L'Arena 13/10/2001
Domani mattina in onore di Barbarani Biciclettata alternata alle poesie di Berto
Metti insieme tre amori, che non si tradiscono: quello per Verona, quello per Berto Barbarani ed infine quello per la bicicletta. Ne viene fuori una, bella iniziativa,. originale e del tutto inconsueta, la prima, ma destinata ad essere ripetuta nei prossimi anni: una biciclettata intervallata da poesie. E proposta dal curioso sito del ,dialetto e della cultura veronese "La rena, el sito internet che parla de Verona e dei Veronesi, de amicizie, de petegolessi, de vacade, de ciacole", fondato e aperto da ,un paio di anni, da un giovane veronese, non ancora trentenne, appassionato del nostro vernacolo Andrea Toffaletti. Il suo sito parla il dialetto, racconta di Verona e dei suoi personaggi. Con, lui ad organizzare, la manifestazione anche il Gruppo di Vita veronese, magistralmente diretto da Giorgio Gioco, il Cenacolo,di poesia dialettale e gli Amici della bicicletta "per una città possibile". L'appuntamento è per domani alle 9.30 con partenza e arrivo in piazza San Zeno. Titolo della manifestazione "Una bicicletada nela cità de Berto", un giro in bicicletta per le vie di Verona, recitando le poesie di Berto Barbarani. Spiega Andrea Toffaletti: "Sono previste quattro soste, nelle quale i poeti dei gruppi culturali cittadini reciteranno i versi deI nostro maggiore poeta. Basta munirsi di bicicletta e magari dell'edizione completa delle poesie di Barbarani".L'itinerario attraversa la città antica: piazza San Zeno, le Regaste, corso Cavour, corso Sant'Anastasia, via Rosa, via Forti, via Ponte Pietra, via Sottoriva, via Nizza, via Stella, Via Anfiteatro, piazza Bra e poi di qui attraverso via Roma il ritorno a San Zeno, passando per via Barbarani, verso le 12.30. Un consiglio per gli organizzatori: una volta giunti in Piazzetta Pescheria, la biciclettata potrebbe fare una breve deviazione sotto la lapide della vicina casa dove Berto è nato, invia ponte Nuovo. (e.cerp.)